In questo studio del 15 aprile del New England Journal of Medicine, sulla trasmissione di virus infettanti da persona a persona tramite le goccioline di saliva (droplets), si descrive un esperimento scientifico teso a valutare il comportamento delle droplets emesse nell’ambiente durante una conversazione.
In una normale conversazione alcune particelle di saliva, per la loro grandezza, precipitano al suolo, altre si disidratano e rimangono sospese nell’aria comportandosi come un aerosol, aumentando l’estensione spaziale e la diffusione nell’ambiente delle particelle infettive emesse.
E’ stato dimostrato che la dimensione delle gocce durante una conversazione è più piccola di quelle emesse nel tossire o nello starnutire, mentre il numero è sostanzialmente uguale.
In questo studio, gli autori hanno solo voluto dimostrare il comportamento delle droplets in diverse condizioni.
Hanno utilizzato una luce laser a flusso laminare, immessa in una scatola di cartone i cui interni erano dipinti di nero, che consentiva di visualizzare le goccioline come punti luminosi ( flashes)
Hanno quindi chiesto ad un volontario di ripetere per 3 volte la stessa frase (“ stay healthy”) con piccole pause, senza e con mascherina, attraverso il lato aperto della scatola; hanno infine registrato con la telecamera di un iPhone il comportamento delle goccioline, di diametro variabile da 20 a 500 μm, calcolando per ogni condizione il numero dei flashes prodotti.
L’esperimento, di cui si può vedere qui il video ha dimostrato che:
– parlando con un volume di voce alto rispetto ad un volume basso e con la pronuncia di specifici fonemi ( th di healthy) viene prodotto un maggior numero di goccioline (numero massimo di flashes = 347 vs, 227)
– soprattutto, ripetendo per tre volte la stessa frase coprendo la bocca con un panno bagnato il numero di flashes rimane simile a quello registrato negli intervalli silenti, ovvero al background di fondo, diminuendo drasticamente. (in media= 0.1).
Quindi, infine, parlando si producono droplets in misura direttamente proporzionale al volume di voce; se ci si copre la bocca con un panno bagnato il livello di droplets cala fino a diventare quasi equivalente a quello di quando non si parla affatto. Si conferma che parlarsi ad alta voce senza protezioni favorisce la diffusione del virus tramite droplets, usare le protezioni e anche il buon senso di parlare a bassa voce e restare a distanza, è un’efficace misura di prevenzione.