Aumento del rischio da zanzare
Con l’estate arrivano il bel tempo, il caldo e le zanzare. Questi insetti disturbano il sonno con il loro logorante ronzio e causano la comparsa di pomfi irritanti nella sede di puntura.
Un fastidio da poco, in teoria, a cui siamo tutti assuefatti.
Se non fosse che, negli ultimi anni, complici le modificazione climatiche con ondate di calore, possibili allagamenti, estati più lunghe e più calde, si stanno diffondendo alle nostre latitudini zanzare più pericolose di quelle tradizionalmente presenti in Italia.
L’allerta proviene dal Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie e dall’Istituto Superiore di Sanità, che coordina le misure di sicurezza epidemiologica delle malattie trasmesse dal morso di zanzara ed in particolare dai virus (arborvirus) che possono essere presenti nelle ghiandole salivare dell’insetto.
Zanzare in Italia
In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale le seguenti arbovirosi: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile (febbre del Nilo), Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.
In Italia e in Europa sono 4 i tipi di zanzara più diffusi: la zanzara Tigre, la Giapponese, la Coreana e la Culex. Queste non trasmettono la malaria che si può acquisire esclusivamente attraverso la puntura della zanzara Anopheles che vive in prossimità di paludi, acque stagnanti e pantani, e che è stata quasi del tutto eliminata negli anni 60 tramite l’impiego del DDT. In ogni caso è opportuno ricordare che in Italia si verificano ogni anno 650 casi di malaria ma si tratta di casi di importazione, cioè ricollegabili a una presenza del malato in un paese, per lo più africano, in cui la malattia è endemica.
Tipi di zanzare e malattie trasmesse
Zanzara tigre e altre zanzare Aedes
La zanzara Tigre (Aedes albopictus), molto aggressiva e attiva durante le ore del giorno, è giunta in Italia nel 1990 e si è diffusa in tutto il territorio, in particolare negli ambienti urbani.
Recentemente sono state introdotte in Italia, nelle regioni del nord-est, altre due specie di Aedes, Japonicus e Koreicus, che stanno estendendo la loro distribuzione verso ovest.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità non sembra essere ancora presente in Italia Aedes aegypty che può trasmettere virus della febbre gialla.
Questo è un dato rassicurante perché la malattia da febbre gialla inizia con una fase “acuta” caratterizzata da sintomi generali quali febbre, dolori muscolari, dolori alla schiena, cefalea, brividi, mancanza di appetito, nausea e vomito. La maggior parte dei pazienti mostra un miglioramento dopo 3-4 giorni. Circa il 15% dei malati, però, evolverà in una seconda fase “tossica” entro 24 ore dalla remissione iniziale, caratterizzata da febbre alta, itterizia (da qui il nome), dolori addominali associati a vomito e deterioramento delle funzioni renali.
Può aversi sanguinamento dalla bocca, naso, occhi e stomaco, e comparsa di sangue nel vomito e nelle feci. Aedes aegypti, dopo essere stata debellata dall’Europa nel 20° secolo, è tornata a diffondersi soprattutto nell’isola di Cipro e nelle zone del Mar Nero. Recentemente si è stimato che entro il 2050 quasi una persona su due (il 49%) abiterà negli habitat ideali delle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, quelle che trasmettono febbre gialla, dengue, zika e chikungunya. Tutto questo a causa del surriscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra. Questo fatto sembra essere probabile anche per una parte del Sud Italia.
Chikungunya, Zika e Dengue
Aedes aegypti e Aedes albeopictus possono essere inoltre vettori dei virus Chikungunya, Zika e Dengue. I sintomi da infezione da Chikungunya comprendono febbre e dolori articolari che possono durare anche per mesi, mentre l’infezione da Zika può essere in molti casi asintomatica o manifestarsi con malessere blando e febbre lieve, tuttavia, in gravidanza, può avere conseguenze molto gravi sul feto, come la microcefalia.
I sintomi dell’infezione da Dengue consistono in febbri spesso emorragiche. Nel mondo si contano ogni anno quasi 400mila casi. In Italia abbiamo avuto sporadici focolai di trasmissione locale di Chikungunya (nel 2007 e 2017) e dengue (nel 2020), malattie tropicali dovute a virus in genere assenti nel nostro paese, ma che possono originarsi da persone infette che rientrano da zone in cui sono endemiche per poi diffondersi da noi grazie alla presenza del vettore, appunto la zanzara tigre.
La zanzara Culex pipiens, che è la più diffusa in Europa, è responsabile della diffusione della malattia da Virus del Nilo, che nella maggior parte dei casi si presenta come una forma influenzale, ma può avere gravi conseguenze con sviluppo di meningoencefalite, soprattutto sulla popolazione anziana ma non è priva di complicazioni anche in età infantile. Il virus è presente in Italia da 15 anni e provoca periodiche epidemie, come nel 2022 in cui ha causato 37 decessi.
Rimedi contro il rischio da malattie trasmesse da zanzare
Per ridurre il rischio di essere punti è importante:
1) Usare repellenti a base di olii essenziali quali l’olio di eucalipto che, al contrario del DEET (repellente più frequentemente usato), può essere usato anche nei primi due anni di vita e nella mamma che allatta, ha un odore gradevole, non degrada i tessuti sintetici e mostra una certa efficacia anche contro le zecche. L’olio di eucalipto ha una durata d’azione di 4-6 ore e cioè superiore a quello dell’olio di citronella che protegge per 2 ore. Per di più gli olii essenziali hanno una certa attività anti-virale e anti-batterica.
2) Indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; è importante che gli indumenti coprano quante più parte del corpo possibile, e sarà bene quindi scegliere tessuti freschi come il lino e il cotone e optare per colori chiari, perché le zanzare sono attratte dai colori scuri. Prediligono nell’ordine: nero, rosso, grigio e blu; richiamano invece meno la loro attenzione il kaki, il verde e giallo”.
3) Evitare di assumere o di somministrare ai bambini alimenti zuccherati, perché gli zuccheri vengono metabolizzati in acido lattico e anidride carbonica, i due principali elementi che attraggono le zanzare e che sono eliminati anche con il sudore.
4) Usare zanzariere alle finestre.
5) Svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante e coprire quelli inamovibili.
6) Cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali.
7) Svuotare le piscinette per i bimbi quando non sono utilizzate.
8) Svuotare secchi e innaffiatoi.
9) Eseguire un’attenta e puntuale pulizia del giardino. L’erba troppo alta, soprattutto se umida, offre riparo alle zanzare e fornisce l’habitat ideale per deporre le uova.
10) Servirsi in giardino o sul balcone di alcune piante che fungono da repellenti contro le zanzare come la calendula, la lavanda, la citronella.
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