La dermatite atopica o eczema è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da un alternarsi di periodi di relativo benessere a periodi di riacutizzazione a volte gravi.
Qui descriveremo l’approccio terapeutico delle riacutizzazioni particolarmente gravi e/o di quelle forme di dermatite croniche molto pruriginose mediante il bendaggio umido, tecnica molto semplice che favorisce l’idratazione della pelle e accelera la guarigione.
L’impiego del bendaggio umido risale a 2000 anni prima di Cristo quando medici Babilonesi ed Egiziani osservarono che le ferite coperte con bende umide guarivano più rapidamente e più facilmente delle ferite non coperte e lasciate seccare all’aria. 4000 anni dopo, e precisamente nel 1958 il Dr Odland segnalò che le vesciche cutanee guarivano prima se non venivano rotte.
Come si fa il bendaggio umido?
Sciogliere 1 misurino (20 grammi di Idrocristalli® Envicon) in una bacinella contenente 1 litro di acqua tiepida (a temperatura corporea); se l’acqua è troppo fredda si realizza una costrizione seguita da dilatazione delle vene-arterie della cute, se è troppo calda si ottiene una vasodilatazione con conseguente aumento del prurito.
Mettere in ammollo una benda di larghezza e lunghezza sufficienti per avvolgere la superficie cutanea da trattare.
Ungere la cute con creme emollienti (Envicer3® e Enviplus® magre se la pelle è infiammata, grasse se invece la cute è molto secca) su tutta la sede corporea che poi verrà fasciata e con creme contenenti steroidi (ad esempio Flixoderm, o Gentalyn Beta…) o inibitori della calcineurina (Elidel o Protopic) solo nelle sedi cutanee infiammate.
Strizzare molto bene la garza messa in ammollo (la garza deve risultare solo umida e l’acqua non deve gocciolare dalla garza) e avvolgere con questa benda umida la zona di cute da trattare. In alcuni casi particolarmente gravi può essere fatto su tutto il corpo.
Avvolgere con garza asciutta. Questa seconda garza prolunga il tempo di evaporazione dell’acqua e aumenta di conseguenza l’effetto idratante del bendaggio umido.
Applicare tubolare contenitivo (Enviderm®).
Lasciare in sede per 6-12 ore se necessario ripetere la procedura, se necessario, per qualche altra volta (ma non più di 2-4 volte in totale). Generalmente, al di fuori dell’ospedale, non si fa il bendaggio umido per più di 24-48 ore per evitare il rischio di infezioni cutanee. Ovviamente la procedura può essere ripetuta a distanza di 1-2 settimane, se necessario, ma solo dopo aver consultato il medico curante.
Tra un bendaggio ed il successivo può essere utile fare un bagno in acqua tiepida per 10-15 minuti con l’aggiunta di 2-4 misurini di Idrocristalli Envicon® e detergere la cute con Envisoap® o con Enviol®.
Come agisce il bendaggio umido?
Il bendaggio umido favorisce l’idratazione della pelle ed induce un graduale raffreddamento della stessa. Questo graduale raffreddamento ha un effetto antinfiammatorio (simile alla borsa del ghiaccio in testa quando si ha la febbre!) e riduce il prurito. Inoltre i Sali di Magnesio riducono l’infiammazione ed aumentano l’idratazione e l’effetto barriera della cute, l’Urea ha un potente effetto idratante, il Sodio Cloruro potenzia l’effetto dell’urea e riduce l’adesione dei batteri alla cute. Infine, l’Allantoina favorisce la guarigione delle ferite.
Il bendaggio con le garze umide, oltre a facilitare la penetrazione nella cute delle creme emollienti e curative, funziona anche come barriera per impedire il grattamento.
Quali precauzioni sono utili?
Se il procedimento deve essere ripetuto frequentemente contattare il medico curante.
Utilizzare creme cortisoniche a bassa potenza.
Valutare se è necessaria una terapia antibiotica per via orale.
Nel caso la procedura venga applicata su tutto il corpo si deve fare attenzione al rischio di raffreddamento corporeo eccessivo e pertanto la temperatura dell’ambiente deve essere tale da prevenire questa possibilità.
Quando è controindicato il bendaggio umido?
Nel caso di infezione cutanea batterica la procedura deve essere rimandata dopo 2-3 giorni di terapia antibiotica per os.
Nel caso di infezione da herpes (eczema herpeticum) il bendaggio umido deve essere assolutamente evitato!
Oltre al trattamento della dermatite atopica ci sono altre condizioni nelle quali può essere utile il bendaggio umido?
Si, precisamente nel caso di:
Psoriasi guttata (con Envicer3® ed Enviplus® magre e con creme contenenti cortisone),
Psoriasi eritrodermica (solo con Envicer3® ed Enviplus® magre ma senza creme contenenti cortisone),
Ittiosi lamellare (con Envicer3® ed Enviplus® grasse e senza creme contenenti cortisone).